Forse qualcuno non prese sul serio la vicenda.
Era l’8 maggio dello scorso anno quando i carabinieri della Compagnia di Battipaglia diedero esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura della Repubblica diretta dal Dr Franco Roberti, dopo articolata attività di indagine condotte dalla Stazione di Montecorvino Pugliano e dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Battipaglia.
Furono così apposti i sigilli a ben 34 appartamenti del Parco Solaria nel comune di Mont. Pugliano. Prima di allora, probabilmente, nessuno immaginava che prima o poi si scoprisse che la lottizzazione era abusiva.
Il sospetto che qualcosa non era andata per il verso giusto l'architetto Gerardo Cerra, responsabile dell'Ufficio tecnico del Comune di Montecorvino Pugliano lo ha avuto nel 2009 quando ha revocato la concessione della lottizzazione del "Parco Solaria" emessa da egli stesso due anni prima.
Come si legge dai verbali e dagli articoli di giornale del maggio scorso, gli inquirenti definirono “abnorme” il comportamento dell'architetto Gerardo Cerra nel suo repentino dietro front.
Ai carabinieri della compagnia di Battipaglia e al sostituto procuratore della Repubblica di Salerno, Carmine Olivieri che da tempo indagavano a trecentossessanta gradi per scoprire la verità, di certo non sfuggi nulla.
E così un altro ciclone giudiziario si abbatté su Montecorvino Pugliano con una quarantina di appartamenti che finirono sotto sequestro e nove avvisi di garanzia furono notificati all'architetto Cerra, al suo predecessore l'architetto Luciano Bove in qualità di ex responsabile dell'U.T.C., ai quattro componenti della Commissione Edilizia ovvero Vincenzo Apicella, Maria Teresa Bassi, Laura Scorziello e Lucio Ferrara, agli ex legali rappresentanti della società "Due Emme Costruzioni s.r.l. promotrice dell'intervento edilizio Gloria D'Acunto ed Antonella Esposito nonché all'architetto Pasquale Nivelli, amministratore unico della società "Due Emme Costruzioni s.r.l.".
Agli indagati furono contestati i reati di cui all’art. 44 lett. b e c) del DPR 380/2001 ovvero di lottizzazione abusiva e realizzazione di intervento edilizio in assenza di permesso di costruire; abuso d'ufficio per aver procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale alla ditta realizzatrice dell'intervento edilizio; falso in atto pubblico per aver falsamente attestato l'esistenza di un piano preventivo di lottizzazione per il comune di Montecorvino Pugliano.
Unica nota positiva di questo triste episodio fu che il provvedimento lasciò la temporanea facoltà d’uso ai proprietari delle singole unità immobiliari già abitate. Evitarono, così, oltre al danno, anche la beffa di dover lasciare la casa dopo averla acquistata.
Questa la breve cronistoria della vicenda.
Il giorno 3 marzo 2001 vi è stato il dibattimento in procura sulla vicenda appena citata.
Alla fine vengono rinviati a giudizio gli imputati Bove Luciano, in qualità di ex dirigente dell’UTC di Pugliano, Cerra Gerardo in veste di attuale responsabile dell’UTC di Pugliano, Apicella Vincenzo, Bassi Maria Teresa, Scorziello Laura e Ferrara Ciro come membri della Commissione Edilizia Comunale; D’Acunto Gloria e Antonella Esposito in quanto legali rappresentanti della soc. Due Emme Costruzioni srl e l’arch. Pasquale Nivelli quale legale rappresentante della soc. Due Emme Costruzioni srl.
I reati a loro contestati vanno dalla lottizzazione abusiva al falso ideologico per finire con l’abuso d’ufficio.
La nota degna di rilievo, altresì, è che nella udienza del 3 marzo scorso i proprietari degli immobili sottoposti a sequestro hanno chiesto ed ottenuto la “costituzione di parte civile” nei confronti degli imputati.
Nella prossima udienza, fissata per il 4 aprile prossimo, si discuterà, invece, dell’ammissibilità da parte dei proprietari delle case sequestrate di potersi costituire “parte civile” anche nei confronti del Comune di Mont. Pugliano.
Una brutta gatta da pelare.
Nessun commento:
Posta un commento